Imparare i principi della psicologia della ricchezza e del successo
Esplorare il nesso tra atteggiamento mentale e affermazione socio-economica
Esiste un vincolo tra l’atteggiamento mentale e l’affermazione sociale ed economica di una persona?
La risposta è sì, ma occorre prendere in considerazione anche altri fattori il cui impatto è determinante nel rapporto con l’idea stessa della ricchezza e del successo.
La relazione con il denaro è soggettiva ed è quasi sempre influenzata da idee e immagini, proiettate dalle nostre credenze, che possono sfociare in emozioni di diversa entità. Queste emozioni, tuttavia, sono per lo più legate al senso di colpa, di disagio, di vergogna o di paura.
Il modello di società nel quale viviamo, in cui le forze di offerta e domanda del mercato hanno un ruolo fondamentale e dirimente in molte delle nostre scelte, offre a ciascuno dei suoi membri, seppur indirettamente, e in maniera piuttosto eterogenea, la possibilità di plasmare una vita serena e appagante nonché di accumulare un certo patrimonio, che può essere anche cospicuo. Tuttavia, non tutti ci riescono.
Dunque, qual è il fattore a cui imputare la differenza tra chi ci riesce (i meno) e chi non ci riesce (i più)?
In realtà, non esiste solo un fattore, ma è piuttosto la somma complessiva di molti fattori e circostanze a determinare la riuscita di una persona nella vita. Con riuscita non si intende necessariamente diventare famosi o miliardari. Quella è un’altra cosa. Qua si tratta di costruirsi una vita che dia appagamento e idealmente una duratura stabilità economica.
Dunque, due di questi fattori sono: lo stimolo che porta ad agire (trigger) e la strategia da seguire per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Esiste però anche un elemento fondamentale che è quello intrinseco al denaro. Il denaro di per sé non è cattivo, ma lo può diventare l’uso che se ne fa. Accumulare denaro non è sbagliato, ma lo può essere il modo in cui lo si accumula. Il denaro non è un’entità fissa, ma una conseguenza di sfide, di opportunità, di scelte e di modelli comportamentali che, a loro volta, suscitano emozioni. Queste emozioni nella maggior parte delle persone possono avere un carattere negativo, e ciò è dovuto soprattutto a una conflittualità interna relativa alla propria scala valoriale (credenze sbagliate o distorte che possono creare degli autosabotaggi) e a una scarsa conoscenza del mondo finanziario (la convinzione di non poter essere in grado di gestire le proprie finanze e di dover rinunciare alla propria vita per lavorare senza sosta).
Appurato il fatto che il denaro di per sé, se utilizzato correttamente, può giovare alla nostra vita e, direttamente o indirettamente, a quella di molte altre persone, e che se ottenuto mediante azioni che rispettino i nostri principi morali non ha nessun motivo per suscitare in noi sensi di colpa o di vergogna, cerchiamo di capire quali sono le leggi che definiscono a livello mentale il nostro rapporto con il denaro.
Queste sono due: la legge della risonanza e la legge della polarità.
LA LEGGE DELLA RISONANZA
La risonanza implica l’amplificazione dell’effetto di un fenomeno o di un’azione. Ad essere investiti da questa espansione sono soprattutto i corpi vicini alla fonte che, a loro volta, posso contribuire alla propagazione di tale effetto.

Questa breve considerazione ci aiuterà a capire la legge della risonanza se trasposta nell’ambito del denaro e del successo (in qualsiasi ambito si desideri eccellere). Se cerchiamo prevalentemente la compagnia di persone che conducono una vita priva di motivazioni, di sfide, di ideali, potremmo ritrovarci, per effetto della risonanza, ad adattare anche la nostra vita a quel modello di esistenza. Lo stesso vale per chi cerca di emulare personaggi che vivono di espedienti e non conoscono il valore della disciplina, dello studio, del lavoro costante.
Imparare a circondarsi di persone in grado di trasmetterci valori e che rappresentino degli esempi di una vita caratterizzata dalla costanza, dalla resilienza, dalla disciplina e dal successo graduale in diversi ambiti della propria vita, sarà per noi il migliore canale per cercare di costruire una vita che si basi sugli stessi pilastri e che ci porti, in definitiva, a raggiungere i nostri obiettivi.
Frequentare, nella misura che ci sia possibile, anche degli ambienti di gente agiata può fare sì che, in maniera naturale, con la consapevolezza che la crescita è graduale, cerchiamo di rendere quello stile di vita anche nostro. Questo implicherà avere una maggiore disponibilità economica, che a sua volta sarà la conseguenza di scelte che ci portino a produrre più denaro: cambiare lavoro; mettersi in proprio; rapportarsi in maniera diversa con il mercato e con i propri clienti cambiando alcuni modelli comportamentali; gestire meglio le proprie finanze; fare investimenti più oculati e diversificati; incrementare le proprie competenze ed efficacia. L’elenco potrebbe essere lungo, ma ciò che occorre mettere in risalto è come per effetto della legge della risonanza ci si senta più propensi a comportarsi in un determinato modo (favorevole) piuttosto che un altro (sfavorevole).
Il successo e il denaro sono dunque la conseguenza delle scelte che facciamo in funzione dei modelli a cui ci ispiriamo, dagli ambienti che frequentiamo e dalla propensione a vedere il denaro non come un fine a se stesso, ma come un mezzo per migliorare la propria esistenza e quella di molte altre persone.
LA LEGGE DELLA POLARITA'
La polarità può indicare una posizione/situazione antitetica, ovvero, opposta rispetto a una posizione /situazione precedente oppure a un punto di riferimento diametralmente opposto. Un esempio è la dicotomia giorno/notte, bene/male, bello/brutto.

La trasposizione di questa legge nell’ambito del denaro è importante per capire come funzionano certi meccanismi psicologici nella creazione di un patrimonio e, soprattutto, nell’essere in grado di mantenerlo.
Sono tanti gli esempi di persone che da una situazione di scarsa disponibilità economica (in certi casi addirittura di assoluta povertà) hanno avuto a disposizione, nell’arco di un tempo che poteva oscillare dai 2 ai 5 anni (qualcuno persino in un tempo minore), ingenti patrimoni (attori, sportivi, etc.) e che, tuttavia, nel giro di pochi anni si sono ritrovate sul lastrico.
Di contro, la maggior parte di chi ha costruito un impero finanziario in maniera graduale, passando per tappe, migliorando progressivamente la propria qualità di vita e adattandosi poco a poco a una vita di grande agio, sono spesso coloro che aumentano sempre di più i loro guadagni, vivono con molta più moderazione a aiutano di più chi è in difficoltà.
Questo fenomeno psicologico dimostra come la mente abbia bisogno di adattarsi gradualmente ad avere una maggiore disposizione economica per evitare l’onnubilamento e la perdita di contatto con la realtà e con i propri valori, due elementi che hanno quasi sempre determinato la dilapidazione di patrimoni.
Questa legge è senz’altro più importante e decisiva della prima, perché è proprio essa che ci insegnerà l’importanza del denaro e del suo utilizzo, della moderazione, dell’aiuto che si può offrire in maniera completamente disinteressata a chi si trova in difficoltà, etc.
L’effetto di un improvviso cambiamento di polarità economica nella propria vita può avere conseguenze nefaste se non si è preparati a gestirla in maniera oculata, soprattutto nella dinamica che porta da una situazione che potremmo denominare “normale” a una di grande ricchezza.
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